Roma, 28 ottobre 2025 – Si è concluso con grande successo il Fall Trip – terza edizione, organizzato dalla Biomedical University Foundation, che ha visto la partecipazione di una delegazione americana proveniente da diverse città degli Stati Uniti.
La visita di sabato 25 ottobre ha rappresentato il momento centrale del programma ed è stata condotta principalmente attraverso gli occhi degli studenti, che hanno raccontato in prima persona ciò che vivono ogni giorno al Campus Bio-Medico. Un percorso autentico e coinvolgente che ha permesso agli ospiti di conoscere il Campus non solo nelle sue strutture, ma anche nel suo spirito, nella sua cultura e nei suoi valori.
Grazie alla collaborazione sinergica tra la l’Università, la Fondazione Policlinico e la Fondazione Alberto Sordi, la giornata si è trasformata in un racconto corale capace di trasmettere la missione del Campus: formare, curare e fare ricerca mettendo sempre la persona al centro.
Il percorso della visita
La giornata si è articolata in diverse tappe, guidate da docenti, studenti e operatori del Campus, che hanno offerto una panoramica completa.
Nel Policlinico, Don Robin ha aperto la visita nella Cappella grande con un momento di riflessione sulle radici spirituali e i valori fondanti.
Sono seguiti gli interventi del Prof. Bruno Vincenzi, che ha condiviso la propria esperienza professionale sottolineando le radici profonde del suo legame con il Campus come alumnus, e del Prof. Alessio Cortellini, che ha raccontato la scelta di proseguire il suo percorso di crescita e ricerca al Campus, dopo una brillante esperienza in Inghilterra. A seguire, Dhurata Ivziku, ha condiviso il valore dell’assistenza infermieristica centrata sul paziente.
Il Dott. Alessandro Ruggiero ha poi testimoniato, attraverso la propria esperienza personale, l’importanza dell’ascolto e dei principi cristiani nella pratica quotidiana della cura come specializzando di anestesia.
Nel percorso universitario, gli ospiti hanno visitato il Cu.Bo e il Simulation Center (presentato dalla studentessa Santa La Mattina coordinata dalla Prof.ssa Rossana Alloni e da l’ing. Carmela Conte), incontrando studenti e docenti impegnati in progetti di ricerca e formazione di eccellenza:
- il Bootcamp Cambridge, presentato da Tommaso Bianchi e Francesco Spinetti, coordinati dal Prof. Leandro Pecchia;
- i progetti di volontariato e cooperazione internazionale, illustrati da Fabrizia Andreassi, guidata da Don Piero Vavassori;
- Human Flourishing Project, presentato da Camilla Iacono, Pierfrancesco Crucitti e Fabrizio Petrocchi, sotto la supervisione della Prof.ssa Simonetta Filippi.
A seguire, i tavoli di ricerca, coordinati dal Dott. Alessandro Caforio, hanno offerto una panoramica sui progetti più avanzati dedicati a temi di frontiera come l’intelligenza artificiale, la biomeccanica, la stimolazione cerebrale robotica e la diagnosi delle malattie metaboliche.
Particolarmente toccanti le testimonianze degli studenti impegnati in esperienze di volontariato e solidarietà: Lorenzo Morelli, Asia Rizzini, Serena Savia, Francesco Palmieri che insieme ad Andrea Mariniello hanno raccontato il valore umano e formativo del loro impegno, nel Centro Alberto Sordi e nell’Hospice.
Un progetto unitario di internazionalizzazione
“Questo Fall Trip rappresenta un passo concreto del progetto unitario di internazionalizzazione del Campus Bio-Medico verso gli Stati Uniti” – ha dichiarato Alessandro Pernigo, Presidente della Biomedical University Foundation. “Un percorso che mira a costruire legami solidi e duraturi con le istituzioni, le fondazioni e i donatori americani, valorizzando la nostra identità e la qualità della nostra missione educativa e scientifica.”
Un ponte tra Roma e New York
La visita si è conclusa con un momento conviviale con gli ospiti americani e gli studenti. Tra questi hanno partecipato anche Giacomo Brancaccio, coordinatore del volontariato e Berrak Topal con John Lunardini, vincitori delle borse di studio Daniel Megliola.
I risultati che matureranno nei prossimi mesi saranno messi a servizio dello sviluppo del Campus Bio-Medico, rafforzando il legame con la comunità internazionale. Thomas Cox, Presidente della Friends of UCBM, fondazione con sede a New York – organizzazione no-profit gemmata dalla Biomedical University Foundation – ha sottolineato come la visita al Campus sia stata organizzata in modo impeccabile e come gli studenti, attraverso le loro testimonianze autentiche e sentite, abbiano saputo trasmettere in modo ancora più efficace la cultura e i valori del Campus, rendendo l’esperienza toccante e indimenticabile per tutti i partecipanti.