LifeHand

La prima mano bionica indossabile che “sente” gli oggetti

Il Progetto LifeHand ha come obiettivo di realizzare una mano bionica capace di dialogare direttamente con il cervello ed in grado di restituire a soggetti amputati una funzionalità in tutto analoga a quella di una mano naturale, sia dal punto di vista delle sensazioni che della capacità di movimento e manipolazione degli oggetti.

Molti i progressi ottenuti sia in termini di prestazioni sia di materiali e tecnologie utilizzate rispetto alla precedente sperimentazione avvenuta nel 2008. Cinque i gruppi di ricerca coinvolti nel progetto.

Tra i futuri sviluppi verso una nuova fase di sperimentazione anche il programma di ricerca HandBot, coordinato dall’Università Campus Bio-Medico di Roma ed appena avviato.

La prima mano bionica indossabile che “sente” gli oggetti

Il Progetto LifeHand ha come obiettivo di realizzare una mano bionica capace di dialogare direttamente con il cervello ed in grado di restituire a soggetti amputati una funzionalità in tutto analoga a quella di una mano naturale, sia dal punto di vista delle sensazioni che della capacità di movimento e manipolazione degli oggetti.

Molti i progressi ottenuti sia in termini di prestazioni sia di materiali e tecnologie utilizzate rispetto alla precedente sperimentazione avvenuta nel 2008. Cinque i gruppi di ricerca coinvolti nel progetto.

Tra i futuri sviluppi verso una nuova fase di sperimentazione anche il programma di ricerca HandBot, coordinato dall’Università Campus Bio-Medico di Roma ed appena avviato.