UCBM in USA: avviati i rapporti grazie alla campagna fundraising della Foundation

For Future Generation ha il suo primo appuntamento internazionale a New York.

Un’università tematica che offre lauree in medicina, scienze e ingegneria-biomedica, che attrae per i suoi tre Corsi di Laurea erogati in lingua inglese: “Medicine and Surgery”, e i neonati “Medicine and Surgery – MedTech” e “Biomedical Engineering”, che coniuga valori, ricerca e assistenza nella città di Roma, luogo unico e amato all’estero: queste le peculiarità del Campus Bio-Medico di interesse per il contesto americano.

Ne è stata la riprova la sala piena al Consolato Italiano a New York, dove lo scorso 15 maggio 2023 tutto il Sistema Campus si è raccontato in un evento ideato dalla Biomedical University Foundation e promosso dal suo Advisory Board e in particolare dal Presidente prof. Paolo Arullani, Stefano Anzilotti, Gregorio Baracchi Giovanni Castellaneta, Federica Marchini, Marco Sala

Presente una delegazione del Sistema Campus, per iniziare un posizionamento e costruire un network di relazioni per avviare collaborazioni e progettualità: insieme a Federica Marchini e Stefano Anzilotti, i professori UCBM Fiorella Gurrieri Ordinaria di Genetica Medica e Leandro Pecchia Ordinario di Ingegneria Biomedica, entrambi espressione del binomio scienza-salute per l’uomo, oltre a Serena Bianchini responsabile Comunicazione Esterna Biomedical University Foundation e Giovani Friolo, responsabile Relazioni Istituzionali dell’Università.

In sala, la comunità medica di New York: ha partecipato la NYU Langone, Memorial Sloan Kettering, Mount Sinai e Cornell Weill, ma anche molti imprenditori e persone della finanza. Presenti anche ex studenti che ora si trovano negli USA e che arricchiscono le loro esperienze presso ospedali, aziende, istituzioni mediche o farmaceutiche.

Forte l’attenzione degli americani sull’istruzione offerta, sull’investimento in ricerca, sull’opportunità del Campus come un’opzione valida ai fini della laurea.

L’evento, moderato dal giornalista Mario Platero è stato arricchito

dall’intervento dell’Advisor per il Fundraising Campus Bio-Medico in America Erik Dyson insieme ad un saluto del Console Generale Fabrizio Di Michele e dal prof. Gaetano Rocco, Ordinario di Chirurgia Cardiotoracica al Weill Cornell Medical College di New York e Medico Chirurgo presso il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center.

Alla presenza di alcuni ex studenti della nostra Università che oggi si trovano negli USA, ha inviato la sua testimonianza l’Alumno UCBM Raffaele Rocco, laureato nel 2015 in Medicina e Chirurgia attualmente specializzando alla Mayo Clinic di Rochester, al primo posto tra gli ospedali migliori del mondo.

Hanno chiuso l’evento la Board Member Federica Marchini, capofila dell’appuntamento a New York insieme a Giovanni Castellaneta, già ambasciatore italiano in America.

Una panoramica di quello che ingegneri, medici, svolgono ogni giorno e dei forti valori del Campus è stata mostrata da Fiorella Gurrieri: “pensare oltre i sogni vuol dire operare oltre i confini: per raggiungere i sogni bisogna avere il coraggio di confrontarsi con le realtà che ci circondano. È così che si cresce migliori”. “Se tutte le strade portano a Roma allora da Roma puoi arrivare ovunque” aggiunge Leandro Pecchia. “Al Campus lavoriamo per consentire ai nostri studenti e ai ricercatori di intraprendere la strada che porta al loro futuro, ricordando loro di mantenere la persona al centro del loro lavoro, ben fatto.” 

Il prof. Pecchia ha concluso con una breve sintesi dei progetti di ricerca ed innovazione del Campus, in ambito medico, ingegneristico, ambientale e one-health non dimenticando gli ambiti dell’Intelligenza artificiale, big data, robotica, genetica, ospedale del futuro, sensori indossabili e nanotecnologie, il tutto applicato a sfide globali per l’ambiente e la persona. 

Foto © Leandro Justen

For Future Generation ha il suo primo appuntamento internazionale a New York.

Un’università tematica che offre lauree in medicina, scienze e ingegneria-biomedica, che attrae per i suoi tre Corsi di Laurea erogati in lingua inglese: “Medicine and Surgery”, e i neonati “Medicine and Surgery – MedTech” e “Biomedical Engineering”, che coniuga valori, ricerca e assistenza nella città di Roma, luogo unico e amato all’estero: queste le peculiarità del Campus Bio-Medico di interesse per il contesto americano.

Ne è stata la riprova la sala piena al Consolato Italiano a New York, dove lo scorso 15 maggio 2023 tutto il Sistema Campus si è raccontato in un evento ideato dalla Biomedical University Foundation e promosso dal suo Advisory Board e in particolare dal Presidente prof. Paolo Arullani, Stefano Anzilotti, Gregorio Baracchi Giovanni Castellaneta, Federica Marchini, Marco Sala

Presente una delegazione del Sistema Campus, per iniziare un posizionamento e costruire un network di relazioni per avviare collaborazioni e progettualità: insieme a Federica Marchini e Stefano Anzilotti, i professori UCBM Fiorella Gurrieri Ordinaria di Genetica Medica e Leandro Pecchia Ordinario di Ingegneria Biomedica, entrambi espressione del binomio scienza-salute per l’uomo, oltre a Serena Bianchini responsabile Comunicazione Esterna Biomedical University Foundation e Giovani Friolo, responsabile Relazioni Istituzionali dell’Università.

In sala, la comunità medica di New York: ha partecipato la NYU Langone, Memorial Sloan Kettering, Mount Sinai e Cornell Weill, ma anche molti imprenditori e persone della finanza. Presenti anche ex studenti che ora si trovano negli USA e che arricchiscono le loro esperienze presso ospedali, aziende, istituzioni mediche o farmaceutiche.

Forte l’attenzione degli americani sull’istruzione offerta, sull’investimento in ricerca, sull’opportunità del Campus come un’opzione valida ai fini della laurea.

L’evento, moderato dal giornalista Mario Platero è stato arricchito

dall’intervento dell’Advisor per il Fundraising Campus Bio-Medico in America Erik Dyson insieme ad un saluto del Console Generale Fabrizio Di Michele e dal prof. Gaetano Rocco, Ordinario di Chirurgia Cardiotoracica al Weill Cornell Medical College di New York e Medico Chirurgo presso il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center.

Alla presenza di alcuni ex studenti della nostra Università che oggi si trovano negli USA, ha inviato la sua testimonianza l’Alumno UCBM Raffaele Rocco, laureato nel 2015 in Medicina e Chirurgia attualmente specializzando alla Mayo Clinic di Rochester, al primo posto tra gli ospedali migliori del mondo.

Hanno chiuso l’evento la Board Member Federica Marchini, capofila dell’appuntamento a New York insieme a Giovanni Castellaneta, già ambasciatore italiano in America.

Una panoramica di quello che ingegneri, medici, svolgono ogni giorno e dei forti valori del Campus è stata mostrata da Fiorella Gurrieri: “pensare oltre i sogni vuol dire operare oltre i confini: per raggiungere i sogni bisogna avere il coraggio di confrontarsi con le realtà che ci circondano. È così che si cresce migliori”. “Se tutte le strade portano a Roma allora da Roma puoi arrivare ovunque” aggiunge Leandro Pecchia. “Al Campus lavoriamo per consentire ai nostri studenti e ai ricercatori di intraprendere la strada che porta al loro futuro, ricordando loro di mantenere la persona al centro del loro lavoro, ben fatto.” 

Il prof. Pecchia ha concluso con una breve sintesi dei progetti di ricerca ed innovazione del Campus, in ambito medico, ingegneristico, ambientale e one-health non dimenticando gli ambiti dell’Intelligenza artificiale, big data, robotica, genetica, ospedale del futuro, sensori indossabili e nanotecnologie, il tutto applicato a sfide globali per l’ambiente e la persona. 

Foto © Leandro Justen